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Scheda museo

Museo diocesano "Mons. Aurelio Sorrentino"

Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino” (Reggio Calabria)

L’edificio che ospita al pianterreno il Museo è quanto resta dell’ala del Palazzo arcivescovile costruita alla fine del Settecento sulle rovine di un palazzo preesistente, sorto accanto alla Cattedrale alla fine del XVI secolo.

Descrizione del museo

Storia

Si tratta di un corpo edilizio tardo-settecentesco scampato ai crolli causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, in seguito al quale l’antica Cattedrale e la parte gravemente danneggiata dell’Episcopio vennero demoliti e ricostruiti adattandoli agli allineamenti stradali determinati dal nuovo Piano regolatore. Nel corso dell’ultimo conflitto bellico, il 5 maggio 1943 i bombardamenti aerei danneggiarono in parte la Cattedrale, ma lasciarono indenne l’antico Palazzo arcivescovile i cui ambienti negli anni successivi ebbero diverse destinazioni: deposito, mensa sociale, poi sede di associazioni sino alla metà degli anni Ottanta, quando, imponendosi quale una delle rare persistenze architettoniche tardo-settecentesche a Reggio, si decise di farne la sede del Museo diocesano.
Intorno alla metà degli anni Ottanta, con risorse del Ministero per i beni culturali, si procedette al restauro architettonico della parte dell’edificio accessibile dal cortile dell’Arcivescovado.
Tra 1998 e 1999 si attuò il restauro della volta del porticato, del grande salone al pianterreno e di una saletta adiacente: l’intervento diede esito ad un nucleo museale che per rendersi pienamente funzionale necessitava di una revisione e integrazione del sistema di allestimento degli spazi, allarganti ad ambienti contigui per rendere integralmente fruibile il bene culturale architettonico destinato a spazio museale. Il Progetto museografico definitivo posto in essere per l’apertura del Museo diocesano si colloca nel più ampio contesto di un intervento denominato Sistema Mu.Di.C. promosso dalla Direzione Regionale ai Beni Culturali nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro (A.P.Q.) del 22/12/2003 “Beni e attività culturali per il territorio della Regione Calabria”.

Cosa vedere

La sezione ‘Frammenti di memoria: la Cattedrale’ espone, in particolare, frammenti marmorei della settecentesca Cappella del Crocifisso. In ‘Anteprima di una pinacoteca diocesana’ sono alcuni dipinti esemplari del patrimonio pittorico diocesano: tra essi la ‘Resurrezione di Lazzaro’ (Francesco De Mura, terzo decennio sec. XVIII). Ne ‘L’arredo d’altare’ sono esposti un paliotto marmoreo con ‘S. Paolo consacra vescovo S. Stefano’ (sec. XVIII), una pala d’altare seicentesca con l”Immacolata e santi’ e vasi sacri per l’Eucarestia (secc. XVI-XVIII). In ‘Adorazione e Custodia dell’Eucarestia’ risaltano un fastigio di tabernacolo in argento (1864) appartenuto alla Confraternita dei SS. Crispino e Crispiniano, un ostensorio proveniente da Scilla (Pietro Donia, ottavo decennio sec. XVIII) e un parato bianco ricamato in oro (manifattura dell’Italia meridionale, ultimo quarto sec. XVIII). La sezione ‘Il Tesoro delle Cattedrali’ documenta le distinte identità storica e religiosa delle antiche sedi episcopali di Reggio e Bova, fuse nel 1986: tra le opere selezionate, dalla Cattedrale di Maria SS. Assunta a Reggio proviene l’Ostensorio in oro di Francesco Jerace (1928) e dalla Concattedrale di S. Maria Isodia a Bova il Reliquiario a braccio di S. Giovanni Theresti (1778). Ne ‘Il vescovo committente d’arte’ si espongono croci pettorali, anelli episcopali e pastorali databili tra XV e XX secolo: in particolare, il Bacolo di mons. Antonio de Ricci, arcivescovo di Reggio dal 1453 al 1490, pregevole opera di oreficeria napoletana. La sezione dedicata alle Confraternite esibisce tessuti e argenterie appartenuti agli antichi sodalizi reggini: assoluto rilievo rivestono i manufatti tessili appartenuti alla Confraternita della SS. Annunziata, in particolare un parato nobile in broccato di seta (manif. lionese, secondo quarto sec. XVIII). Chiudono il percorso espositivo le sezioni dedicate ad ‘Arte e devozione: il culto dei Santi’, con opere legate al corredo delle immagini sacre, e alle ‘Icone’ (databili tra XVIII e XX secolo).

Da vedere

  • FRANCESCO DE MURA (terzo decennio sec. XVIII), Resurrezione di Lazzaro, olio su tela. Provenienza: Reggio Calabria, Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta

  • FRANCESCO JERACE, 1928, Ostensorio raggiato, oro fuso, cesellato; pietre dure. Provenienza: Reggio Calabria, Basilica Cattedrale di Maria SS.ma Assunta

  • Bottega napoletana, 1453-1490, Bacolo pastorale dell’arcivescovo Antonio de Ricci, argeto fuso, cesellato, dorato; smalti

Orari di visita

  • Martedì, mercoledì. giovedì, venerdì, sabato: 9-13
  • Apertura pomeridiana venerdì: 15-19

Galleria

Info e contatti

Via Tommaso Campanella, 63 – 89127 Reggio Calabria
Direttore: dott.ssa Lucia Lojacono
Tel: 338 7554386
info@museodiocesanoreggiocalabria.it / www.museodiocesanoreggiocalabria.it

SEDE LEGALE: Pisa, P.zza Duomo n.17
SEDE OPERATIVA: Museo diocesano Piazza XI febbraio, 10 – 48018 Faenza
Email: info@museiamei.it –  presidente@museiamei.it
Copyright 2022 – AMEI Associazione Musei Ecclesiastici Italiani – CF: 93036000508

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